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Fausto Melotti: l'opera in ceramica. MELOTTI, Fausto - COMMELLATO, Antonella - MELOTTI, Marta.

  • Fausto Melotti: l'opera in ceramica.
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MELOTTI, Fausto - COMMELLATO, Antonella - MELOTTI, Marta.
Fausto Melotti: l'opera in ceramica.
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  • Autore:
    MELOTTI, Fausto - COMMELLATO, Antonella - MELOTTI, Marta.
  • Titolo:
    Fausto Melotti: l'opera in ceramica.
  • Catalogo della Mostra tenuta a Rovereto nel 2003.
  • Casa Editrice:
    Skira, Milano.
  • Anno:
    2003.
  • Stato di Conservazione:
    Ottimo.
  • Descrizione fisica:
    475 p., 29 cm, cart.
  • Note:
    Esemplare COME NUOVO ancora incellophanato. Il catalogo ragionato delle ceramiche di Fausto Melotti, protagonista assoluto dell'arte italiana, la cui produzione in ceramica si iscrive pienamente all'interno del suo itinerario artistico, sviluppandosi a partire dal secondo dopoguerra fino ai primissimi anni Sessanta; e anche se Melotti si sente talvolta "costretto" ad affrontare questo terreno, per ragioni di sopravvivenza, in realtà trova in esso un ulteriore strumento di invenzione di nuove forme e di "trasformazione" del concetto stesso di scultura. Nato a Rovereto, Fausto Melotti fu una delle personalità che diedero lustro alla propria città d'origine. Fin dalla metà degli anni Trenta, egli impostò, nell'Italia dei ritorni all'ordine figurativi, le sue sculture astratte e quasi bidimensionali, costruite su un linguaggio ardito e assolutamente innovativo per l'epoca. Da quel momento, la vena di sperimentatore non lo abbandonò più e, associata ad una tensione istintiva verso l'armonia musicale, lo guidò nella creazione di un'opera ormai riconosciuta, in Italia e all'estero, come una delle più significative del nostro Novecento artistico. Insieme a Fontana, Burri o Vedova, Fausto Melotti è un protagonista assoluto dell'arte italiana al quale hanno guardato non pochi esponenti delle generazioni artistiche successive. La lunga parentesi della produzione ceramica s'inserisce tra il geometrismo astratto e purista degli anni Trenta e i filamenti leggeri degli anni Sessanta-Ottanta, che rifiutano "lo stupido amore della materia". Nella ceramica questo poliedrico artista trova dunque un materiale manipolabile, al pari del gesso degli esordi o della terracotta. L'idea di malleabilità della materia fa da controaltare alla scelta espressiva della scultura "alta", legata ai metalli, e se in questa Melotti annulla il tuttotondo e le panneggiature, nelle ceramiche ripropone spesso una "brezza barocca": " l'artista - scrisse Melotti - deve avere un credo ma, penso, lo "deve' anche tradire". Così Melotti nelle sue creazioni, si spinge fino ai limiti estremi consentiti dalla materia, cercando di realizzare sfoglie sempre più sottili o di raggiungere le dimensioni massime permesse dai forni; rendendo addirittura "impossibile" l'uso funzionale dell'oggetto: tazzine da caffè troppo alte e strette per i cucchiaini, campanelli troppo fragili per essere suonati, brocche con manici inafferrabili, vasi inimmaginabili per accogliere dei fiori. Questo monumentale catalogo ragionato riunisce oltre 1500 opere in ceramica - opere scultoree e oggetti d'uso decorativo - suddivise in diverse tipologie: i teatrini; le sculture figurative; i grandi animali; le figure femminili; le korai; le sculture sacre; i bassorilievi; le piastre; i vasi; le coppe; i cartocci; bestiario; i cerchi; piatti; lampade; acquasantiere, angeli, ONU; campanelli, cornici, collane; servizi da tè e da caffè; coppette; posacenere. Il volume contiene un ampio saggio introduttivo di Massimo Carboni, docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, che - a sottolineare la personalità innovativa e sperimentale dello scultore trentino, nella scena artistica italiana del Novecento - tratta l'opera di Melotti soprattutto da un punto di vista teorico e filosofico. L'opera di schedatura ragionata è invece affidata ad Antonella Commellato che, procedendo per tipologie, dedica a ogni ciclo di opere un approfondito saggio introduttivo di carattere storico-artistico. Chiudono il volume la biografia illustrata, la bibliografia e l'elenco delle esposizioni.



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