PROPOSTE DI LETTURA - ECCENTRICI CON STILE
"Storia di due vecchi, fratello e sorella, in una fattoria del Vermont. Lui, James L. Page, è un apicultore: onesto, laborioso, puritano, avaro, reazionario. Lei, Sally, più aperta e progressista, è anche più sensibile al fascino del nuovo. Per questo ha portato nella casa del fratello, unico legame col presente, un televisore. Ma James, che solo dal passato sembra trarre la forza di vivere, glielo distrugge con una fucilata. Potrebbe essere finita qui. Invece è la guerra. Uno scontro feroce tra due idealisti, che sfiorerà la tragedia. Non è soltanto una vicenda privata: i due protagonisti simboleggiano anche i valori contrastanti della società americana, e la loro guerra altre guerre meno effimere. Opera moderna di struttura e di avvincente lettura (nel romanzo c'è un altro romanzo: le pagine di un giallo si alternano a quelle della narrazione vera e propria), Luce d'ottobre è certamente il libro più maturo di Gardner, il suo libro migliore."
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QUELLA SERA DORATA di Peter Cameron
"Quando qualcuno si accinge a scrivere una biografia, parenti e amici del biografato cercano quasi sempre di ostacolare l'iniziativa, nel terrore di trovarsi di fronte, in un futuro minacciosamente vicino, alla solita compilazione intessuta di svarioni, congetture e voli di fantasia non autorizzati. È quindi ovvio che né la moglie, né il fratello, né l'amante del defunto Jules Gund, autore di un solo e venerato libro, desiderano che il giovane Omar Razaghi si rechi nella tenuta di famiglia in Uruguay e si impicci di faccende - piuttosto scabrose, fra l'altro - che non lo riguardano. Ma Omar ha una fidanzata che ripone in lui consistenti aspettative e lo mette, di fatto, sul primo aereo per il Sudamerica - ignorando di consegnarlo così, nel ruolo di amoroso, a tre consumati professionisti della dissimulazione. È solo l'inizio di una commedia brillante e feroce, dove nessuna combinazione di fatti, sentimenti o rivelazioni è esclusa in partenza; e l'impeccabile regia stilistica di Peter Cameron si mette al servizio di una storia che, senza parere, molto dice su una delle perversioni collettive più grottesche e contagiose: la smania di guardare la vita altrui dal buco della serratura."
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TRISTE, SOLITARIO Y FINAL di Osvaldo Soriano
"È raro che una parodia superi l'originale. Ma Triste, solitario y final (1973) del grande scrittore argentino Osvaldo Soriano è anche un'elegia, per il romanzo giallo e per il cinema. Soriano, infatti, resuscita Philip Marlowe, l'investigatore privato di Raymond Chandler diventato oggetto di culto tra i fans del sottogenere, e lo mette sulle piste di Stan Laurel e Oliver Hardy, John Wayne e Charlie Chaplin. Un eroe dell'hard boiled school si ritrova faccia a faccia con il vecchio cinema: un commosso, irriverente ricordo di due miti nordamericani diventati universali."
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