Institutiones in Graecam linguam et per simplicium octo partium orationis traditionem...: Authore Nicolao Clenardo. His accessit etiam non inutilis sermo de grammaticis, et græci sermonis fundamento, ex Arist. III de rhetor. et Alexandri Hegij carmen in laudem græcę linguæ. CLENARDUS, Nicolaus.
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Institutiones in Graecam linguam et per simplicium octo partium orationis traditionem...: Authore Nicolao Clenardo. His accessit etiam non inutilis sermo de grammaticis, et græci sermonis fundamento, ex Arist. III de rhetor. et Alexandri Hegij carmen in laudem græcę linguæ.Spedizione
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CODICE PRODOTTO: 127929
- Autore:
CLENARDUS, Nicolaus. - Titolo:
Institutiones in Graecam linguam et per simplicium octo partium orationis traditionem...: Authore Nicolao Clenardo. His accessit etiam non inutilis sermo de grammaticis, et græci sermonis fundamento, ex Arist. III de rhetor. et Alexandri Hegij carmen in laudem græcę linguæ. - Casa Editrice:
Edidere librarij Sirenis denuo emendatius, Venetiis. - Anno:
1544 [MDXLIIII] mense Ianuario. - Stato di Conservazione:
Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, esemplare vissuto ma affascinante, con numerose note a china d'epoca alla legatura e alle sguardie, leggere gore marginali alle prime e ultime c. - Descrizione fisica:
278 p., 8º(16 cm), piena pergamena coeva con titoli a china al dorso e al piatto. - Note:
Al f. marca editoriale con sirena bicaudata. Corsivo, greco, romano; Iniziali xilografiche. Rara edizione della prima metà del Cinquecento, pubblicata a ridosso della morte dell'autore. Nicolaus van der Beke nacque a Diest (nel Brabante) nel 1493 o 1494; studiò all'università di Lovanio, dove ottenne nel 1527 la licenza in teologia. Preparatosi filologicamente sotto la guida di Rutger Rescius, ben presto sotto il nome di Clenardus insegnò a sua volta lettere greche a Lovanio fino al 1531; anno in cui, esacerbato per essersi visto rifiutare una cattedra di greco nel Collegium Trilingue, se ne andò in Spagna, chiamato da Ferdinando Colombo per ordinare la biblioteca di Siviglia. Ma rinunciò a questo incarico e soggiornò invece due anni a Salamanca (1531-1533), studiandovi l'arabo ed insegnando il greco. Accettò poi di andare a Evora e ancora a Braga per dirigere dal 1533 al 1538 l'istruzione letteraria del fratello del re di Portogallo Giovanni III, il principe Enrico allora arcivescovo di Braga. Finito il suo compito si consacrò alla conversione dei musulmani per mezzo della discussione. Allo scopo di prepararsi a questi impresa soggiornò circa due anni nel Marocco (1540-1541). Rientrato in Europa, cadde in disgrazia presso la corte dí Portogallo e morì in miseria a Granata, alla fine di settembre del 1542.