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Umberto Maganzini Trilluci: intuista futurista: 1894 - 1965. NICOLETTI, Giovanna.

  • Umberto Maganzini Trilluci: intuista futurista: 1894 - 1965.
  • Umberto Maganzini Trilluci: intuista futurista: 1894 - 1965.
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NICOLETTI, Giovanna.
Umberto Maganzini Trilluci: intuista futurista: 1894 - 1965.
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  • CODICE PRODOTTO: 43417

  • Autore:
    NICOLETTI, Giovanna.
  • Titolo:
    Umberto Maganzini Trilluci: intuista futurista: 1894 - 1965.
  • Casa Editrice:
    Museo alto Garda, Trento.
  • Anno:
    2012.
  • Stato di Conservazione:
    Ottimo.
  • Descrizione fisica:
    240 p., 27 cm, bross.
  • Note:
    Nasce a Riva del Garda il 9 dicembre 1894 da Leopoldo ed Elmira Zaniboni. Nel 1910 la famiglia si trasferisce a Rovereto, dove frequenta la Scuola Reale Elisabettina. Ha come insegnanti Luigi Comel e Luigi Ratini. Nel 1913 conosce Fortunato Depero. L'anno seguente, dopo il diploma, è a Roma. Iscritto inizialmente alla Facoltà di Ingegneria, ben presto l'entusiasmo contagioso di Depero lo spinge a seguire strade diverse. Si trasferisce all'Accademia di Belle Arti per compiacere i genitori. Espone con Depero nel 1916 e lo stesso anno Umberto Boccioni visita il suo studio incoraggiando la sua ricerca sulla "plastica moderna". Tra il 1915 e il 1917 Umberto Maganzini, assunto lo pseudonimo di Trilluci, si sposta tra Roma e Firenze, dove viene in contatto con gli artisti dell' "Italia Futurista". Sulla rivista pubblica due sintesi teatrali e alcune tavole parolibere. Nel 1918 parte volontario con il nome di Ezio Forti nel Reggimento Alpini. Dopo un breve periodo ritorna a Firenze e, in seguito, a Roma per iscriversi alla Facoltà di Matematica. Tra il 1921 e il 1922 partecipa alla Mostra Collettiva Futurista a Praga, Berlino, Düsseldorf. Del 1930 è la prima mostra personale alla Casa d'Arte Bragaglia a Roma. Frequenta gli esponenti della cultura italiana di questo momento: Mario Rivosecchi, Mario La Cava, Ernesto Bonaiuti e Valerio Mariani. Alla fine degli anni trenta lavora come assistente di Socrate al Liceo Artistico di Roma. Nel 1942 è di nuovo in guerra come volontario. Nel 1949 partecipa alla Quadriennale romana. Dopo alcuni mesi di malattia, muore a Firenze il 17 luglio 1965."



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